Kokusai Ku-8
Kokusai Ku-8 | |
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Un Kokusai Ku 8. | |
Descrizione | |
Tipo | aliante da trasporto militare |
Equipaggio | 2 |
Costruttore | Nippon Kokusai Koku Kogyo |
Data impostazione | agosto 1940[1] |
Data primo volo | estate 1941 |
Data entrata in servizio | 1944 (Ku-8 II) |
Data ritiro dal servizio | 1945 |
Utilizzatore principale | Dai-Nippon Teikoku Rikugun Kōkū Hombu |
Esemplari | 619 |
Sviluppato dal | Kokusai Ki-59 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 13,30 m |
Apertura alare | 23,20 m |
Altezza | 3,50 m |
Superficie alare | 50,70 m² |
Peso a vuoto | 1 700 kg |
Peso carico | 3 500 kg |
Capacità | 20 soldati completamente equipaggiati o fino a 1 500 kg di carico[2] |
Prestazioni | |
Vt (velocità max al traino aereo) | 224 km/h |
Note | dati relativi alla versione Ku-8 II |
i dati sono estratti da Keyのミリタリーなページ[3] | |
voci di alianti presenti su Wikipedia |
Il Kokusai Ku-8, indicato anche aliante da trasporto speciale Tipo 4 (四式特別輸送グライダー?) in base alle convenzioni allora vigenti e al quale venne assegnato dagli alleati il nome in codice Goose, poi Gander[4], fu un aliante da trasporto militare monoplano ad ala alta sviluppato dall'azienda aeronautica giapponese Nippon Kokusai Koku Kogyo KK nei primi anni quaranta.
Derivato dal bimotore da trasporto leggero Kokusai Ki-59 venne utilizzato dal Dai-Nippon Teikoku Rikugun Kōkū Hombu, la componente aerea dell'esercito imperiale giapponese, durante la seconda guerra mondiale.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Il Ku-8 era un aliante da trasporto militare realizzato in tecnica mista, caratterizzato dalla configurazione ad ala alta e carrello fisso.
La fusoliera, di sezione rettangolare, era realizzata con struttura in tubi d'acciaio saldati ricoperta in tela. Presentava la cabina di pilotaggio posizionata sulla parte anteriore, dotata di ampia finestratura, con due posti affiancati per pilota e copilota, ed una sezione posteriore destinata al carico. Sui lati erano presenti una serie di quattro finestrini per parte e, su quello sinistro, una porta d'accesso. Nella versione avviata alla produzione in serie, la Ku-8 II, la struttura anteriore poteva essere aperta grazie ad una cerniera posizionata sulla parte destra e che consentiva di effettuare le operazioni di carico e scarico. Posteriormente terminava in un impennaggio classico monoderiva realizzato in legno, con piani orizzontali controventati, con le superfici di controllo ricoperte in tela.
L'ala, realizzata in legno, era posizionata alta e controventata tramite una struttura tubolare obliqua che la collegava alla parte inferiore della fusoliera.
Il carrello d'atterraggio era semplice, fisso, costituito anteriormente da una struttura ammortizzata su ruote integrata da un ruotino d'appoggio posizionato sotto la coda.
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Il Ku-8 II, unico modello prodotto in serie, venne utilizzato essenzialmente per il trasporto di rifornimenti nelle Filippine durante l'ultima fase dell'occupazione militare giapponese, abbinato al bombardiere Mitsubishi Ki-21 nel ruolo di aereo da traino. Non essendo equipaggiato con alcun armamento di difesa il suo impiego operativo era possibile solo in aree libere da possibili incursioni della caccia nemica.
Versioni
[modifica | modifica wikitesto]- Ku-8
- prototipo, essenzialmente la versione priva di motori del Ki-59,
- Ku-8 II
- versione di produzione in serie, caratterizzata dalla parte anteriore apribile incernierata sul lato destro.
- Ku-8 III
- sviluppo del Ku-8 II con cellula irrobustita, con maggiore capacità di carico e velocità massima ammessa al traino portata a 330 km/h, rimasta allo stadio progettuale.[3]
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) René J. Francillion, Japanese Aircraft of the Pacific War, 2nd edition, Londra, Putnam & Company Ltd., 1979 [1970], ISBN 0-370-30251-6.
- (EN) Robert C. Mikesh, Shorzoe Abe, Japanese Aircraft 1910-1941, London, Putnam Aeronautical Books, 1990, ISBN 0-85177-840-2.
- (EN) Giuseppe Picarella, Japanese Experimental Transport Aircraft of the Pacific War, New York, Mushroom Model Publications, 2011, ISBN 83-61421-41-6.
- (EN) Michael John H. Taylor, Jane's encyclopedia of aviation, 2nd Edition, London, Studio Editions, 1989, ISBN 0-517-10316-8.
Pubblicazioni
[modifica | modifica wikitesto]- Tullio Marcon, Le denominazioni dei velivoli giapponesi, in Storia Militare, VIII, n. 81, Parma, Albertelli Edizioni Speciali srl, giugno 2000.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ku-8
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maksim Starostin, Kokusai Ku 8-II, in Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 2 marzo 2010.
- (JA) 国際 四式特殊輸送機(ク8), in Keyのミリタリーなページ, http://military.sakura.ne.jp, 1º ottobre 2008. URL consultato il 2 marzo 2010.
- (RU) Kokusai Ku.8, in Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 2 marzo 2010.
- (CS) Kokusai Ku-8-II, in Druhá světová válka, http://www.topsid.com. URL consultato il 2 marzo 2010.